Le regole del buon abbinamento degli alimenti
Per mangiare bene non serve solo una scelta consapevole dei prodotti, della loro provenienza e della freschezza, dobbiamo anche sapere come consumare gli alimenti, come abbinarli, quale preparazione è più indicata per non perderne le caratteristiche, le vitamine e il gusto.
Crediamo che nella preparazione dei diversi piatti sia importante conoscere qualche linea guida e poi sbizzarrirci con la nostra fantasia.
Per fare questo, noi di Pierdominici oltre a proporvi settimanalmente prodotti km zero naturali e dalla chiara provenienza abbiamo deciso di coinvolgere anche una biologa nutrizionista che mensilmente darà consigli sui prodotti di stagione. Ci dirà come consumare gli alimenti, come abbinarli e quali sono le caratteristiche più importanti.
Un vero e proprio contributo scientifico da parte della dottoressa Francesca Romana Piccione, biologa nutrizionista, laureata in Biologia Applicata alla Ricerca Biomedica, con 110 e lode e Specializzata in Scienza dell’Alimentazione col massimo dei voti, ci darà consigli su come consumare i nostri prodotti in maniera ottimale insegnandoci come non alterare le proprietà nutritive e le caratteristiche organolettiche degli alimenti.


Le carote viola
Questo mese vorrei parlarvi delle carote viola: tranquilli, non si tratta di carote con coloranti né di ortaggi geneticamente modificati! Anzi, le carote nascono scure (viola-nero) e son poi diventate arancioni, per una scelta cromatica degli scienziati olandesi del XVIII secolo, per omaggiare, in un modo singolare, la gloria e la potenza della casata Orange.
Le carote viola sono più ricche di antociani e polifenoli rispetto a quelle arancioni; i polifenoli sono composti potenzialmente protettivi presenti nelle piante, utili a prevenire l’invecchiamento e a contrastare l’infiammazione organica.
Le carote viola, oltre ad esser fortemente antiossidanti, hanno un gusto più dolce delle carote arancioni e fanno parte dei “superfood”. Che cos’è un superfood? Un superfood è un alimento in grado di avere effetti benefici per la salute dell’uomo, riducendo il rischio di sviluppare malattie.
I superfood possono esercitare la loro azione protettiva attraverso molteplici meccanismi d’azione.
Per preservare le preziose qualità delle carote viola io consiglio sempre l’utilizzo da crude o tagliate sottili e saltate qualche minuto in padella con un goccio d’olio extravergine d’oliva ed uno spicchio d’aglio intero; per i più piccoli consiglio, invece, la cottura a vapore.
Ad oggi, le carote viola sono alquanto rare, è quasi impossibile trovarle al mercato, le potete trovare in alcuni supermercati biologici e presso alcune aziende agricole dove la genuinità e l’organicità dei propri prodotti è naturalmente conservata.
A breve vi darò anche una ricetta sfiziosa per preservarne al meglio le proprietà, ovviamente potrete far la ricetta anche con le carote tradizionali ma immaginate la sorpresa negli occhi dei vostri familiari e amici quando sapranno che avete usato carote viola!
Per approfondimenti
Aghajanpour M, Nazer MR et al. “Functional foods and their role in cancer prevention and health
promotion: a comprehensive review.” Am J Cancer Res. 2017 Apr 1;7(4):740-769.
Barba-Espín et al.” Foliar-applied ethephon enhances the content of anthocyanin of black carrot
roots (Daucus carota ssp. sativus var. atrorubens Alef.)” BMC Plant Biology (2017) 17:70
Dott.ssa Francesca R. Piccione
LA ZUCCA
La Zucca (Cucurbita pepo), coltivata originariamente dalle popolazioni del Centro America (Perù e Messico) arriva in Europa insieme al pomodoro e alla patata.
Ricca di vitamina A, B, C, sali minerali e beta-carotene, è un ottimo alimento per la salute della pelle, aiuta il nostro organismo a ritardare l’invecchiamento; il buon contenuto di fibra la rende un ottimo alleato dell’intestino.
Sono commestibili anche i semi di zucca, che contengono elevati livelli di vitamina E, selenio e steroli vegetali.
L’olio estratto dai semi di zucca proprio per l’alto contenuto di antiossidanti, steroli e vitamina E viene spesso utilizzato in urologia e per supportare la terapia per problemi alla prostata.
La zucca, ha un apporto calorico di circa 25 kcal per 100g di polpa e anche se ha un indice glicemico abbastanza alto (75) ha un contenuto di carboidrati molto basso; per fare un esempio pratico il quantitativo di carboidrati contenuto in un piatto medio di pasta (75-80g) si raggiunge con circa 1 kg di zucca.
Il modo migliore per consumarla per mantenere inalterate le proprietà nutritive è: cruda a dadini in insalata o “marinata” mettendo, quindi a macerare un carpaccio di zucca con olio extravergine d’oliva (con aggiunta di aceto o limone a seconda dei gusti), aglio ed erbe aromatiche (per es prezzemolo, timo, basilico o menta). Se invece si preferisce cotta, le modalità di cottura migliori, sempre al fine di usufruir delle sue proprietà benefiche, sono al vapore o “spadellata” per pochi minuti a fettine in padella con un filo d’olio extravergine d’oliva, uno spicchio d’aglio intero e un rametto di rosmarino.
Quindi sì: via libera ai piatti con la zucca, ortaggio peraltro versatile ed utilizzabile dall’antipasto al dolce … e nella notte di Halloween usiamo anche la buccia !
Per approfondimenti:
F. Firenzuoli .I colori della salute .Tecniche Nuove, 2012
Edwards SE, Rocha IDC, Williamson EM, Heinrich M. Phytopharmacy: an Evidence-Based Guide to Herbal Medicinal
Products. Chichester: John Wiley & Sons, Ltd; 2015.
Damiano R, Cai T, Fornara P, Franzese CA, Leonardi R, Mirone V. The role of Cucurbita pepo in the management of
patients affected by lower urinary tract symptoms due to benign prostatic hyperplasia: a narrative review. Arch Ital Urol
Androl. 2016;88(2):136–143.
Dott.ssa Francesca R. Piccione